“Noi siamo stati un apripista per quello che sta accadendo in Europa” con queste parole Luca Fusco il fondatore di “Noi Denunceremo” spiega ad Euronews come l’iniziativa del Comitato stia facendo notizia non solo in Italia.
“Abbiamo contatti con persone dall’Inghilterra, dalla Francia dalla Spagna ma anche oltreoceano: dal Cile, dal Brasile” – aggiunge il figlio Stefano – “vorrebbero replicare il nostro modello perché anche loro sostengono che nei loro Stati le cose non sono state gestite nel migliore dei modi”.
I giorni in cui le immagini dei mezzi militari che trasportavano le bare delle vittime del Covid-19, diventando il simbolo nel mondo di una tragedia inattesa che ha colpito Bergamo e il paese intero sono passati, ma non la voglia di capire cosa è accaduto, se ci sono delle colpe e di chi sono. Il gruppo Facebook “Noi Denunceremo” ad oggi conta 60.000 adesioni. L’obiettivo del Comitato racconta Luca Fusco è quello di arrivare alla verità, senza la quale” – continua Fusco – “non si può ottenere giustizia”.
50 esposti sono già stati depositati lo scorso 10 giugno presso la Procura di Bergamo che ha aperto un fascicolo contro ignoti per epidemia colposa. Circa 200 seguiranno nei prossimi giorni. Gli accertamenti puntano a stabilire eventuali responsabilità nella gestione dell’ospedale di Alzano Lombardo chiuso e riaperto il 23 febbraio scorso dopo la scoperta dei primi due casi Covid – 19 e la mancata istituzione di una zona rossa nelle zone di Alzano e Nembro.
Fonte: Euronews