Chi non l’ha fatto e chi ha già riaperto, l’Italia della cultura scalpita per accantonare definitivamente la chiusura dovuta al lockdown e dare la possibilità di fruire di arte e storia.
Qualche sito e museo all’aperto ha già riaperto. I musei Vaticani – fondati da Papa Giulio II nel XVI secolo – riapriranno il 1° giugno, qualche accorgimento in più in uno spazio chiuso è obbligatorio. Dal primo giugno si potrà di nuovo visitare quello che resta uno scrigno d’arte che custodisce collezioni straordinarie come quelle egizie, etrusche, greche e romane, cristiane ed epigrafiche. Ma non è tutto, qui sono ospitati anche capolavori della pittura dei diversi secoli e tesori dell’umanità come le Stanze di Raffaello e la Cappella Sistina con gli affreschi di Michelangelo.
La riapertura del primo giugno sarà accompagnata da un “rinnovato spirito di condivisione” dello straordinario “patrimonio universale di storia, di arte e di fede”.
Dal primo giugno ci sarà anche qualche novità, come sottolinea Barbara Jatta, direttrice dei Musei come il restauro del Salone Costantino, una delle quattro sale delle Stanze di Raffaello; la Sala ottava dedicata a Raffaello, di cui ricorrono i 500 anni dalla morte, è completamente rinnovata.
Salendo a nord a Firenze, il 28 maggio riapre Palazzo Pitti, il 3 giugno gli Uffizi.
In occasione della riapertura del Giardino di Boboli, il direttore Eike Schmidt ha annunciato anche il ritorno della grande arte nei due musei.
Il parco mediceo torna gratis come di consueto per i fiorentini e a pagamento per gli altri. Il tutto nel pieno rispetto delle norme sanitarie: obbligo di mascherine, termoscanner agli ingressi, gruppi di massimo 10 persone.
Ad aprire le danze è stato il parco archeologico di Paestum. Il sito ha già accolto i primi visitatori che hanno fatto un tuffo nel passato godendo pienamente di quello che resta della colonia della Magna Grecia che risale al VII secolo avanti Cristo.
Fonte: Euronews