Secondo Paese al mondo per numero di contagi dopo gli Stati Uniti, tra sospetti sui dati reali e l’economia in sofferenza, la Russia battaglia contro il coronavirus come tutti: con il confinamento.
A Mosca durerà altre due settimane, interdetto l’accesso ai parchi, le famiglie si adattano, talvolta con difficoltà, a una nuova vita a stretto contatto.
La psicologa infantile Anastasya Preobrazhenskaya afferma che il numero dei suoi pazienti è aumentato significativamente durante il blocco. Consulta costantemente online. “Il problema dell’isolamento esiste davvero e influisce davvero negativamente sulla psiche dei bambini. I bambini soffrono, si preoccupano, si innervosiscono, hanno paure o sono eccitabili o iperattivi; c’è un altro tipo di reazione poi, è la più difficile da gestire, è quando i bambini cadono in una specie di stupore.
Ekaterina ha chiesto alla Fondazione Amway, che sostiene i genitori adottivi, di fornire supporto psicologico alla sua famiglia. Lei e i suoi due figli adottivi vivono in un appartamento di 30 metri quadrati a Mosca. L’isolamento è diventato rapidamente un incubo.
“L’ansia è aumentata, e i bambini stanno cercando di compensarla con la mia attenzione – racconta la donna – il più piccolo vuole sempre stare con sua sorella. Questo crea ulteriori conflitti. Mi sono resa conto che ero al punto di scagliarmi su di loro, urlandogli contro ma in realtà non lo volevo affatto perché so che i bambini non sono colpevoli di niente”.
Fonte: Euronews