Centinaia di persone hanno portato l’estremo saluto all’autista di autobus aggredito e ucciso a Bayonne, zona sud-occidentale del Paese, per aver chiesto di indossare la mascherina.
Il 59enne Philippe Monguillot è stato massacrato di botte per aver vietato a dei passeggeri di salire sul veicolo, da lui condotto.
“Questa è la frase più importante di oggi, ‘Mai più’ – dice la vedova dell’uomo – ciò che stiamo vivendo, questo cataclisma che è piombato su di noi: il supporto che abbiamo è meraviglioso, ma non deve succedere di nuovo, non può succedere ancora”.
L’aggressione ai danni dell’autista, padre di tre figli, ha provocato forte indignazione in seno ai suoi colleghi, molti dei quali in questi giorni si sono rifiutati di lavorare.
Due uomini, di 22 e 23 anni, sono stati incriminati per tentato omicidio (ma rischiano ora un’accusa peggiore), su altri due pende invece l’accusa di non essere intervenuti in soccorso di una persona in pericolo – un reato secondo la legge di Oltr’Alpe – una quinta persona è infine accusata di aver favorito la fuga di un sospettato.
Fonte: Euronews
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