La Spagna ha ”l’obbligo morale di rispettare la dignità delle vittime” causate dalla pandemia. Le parole di re Felipe VI segnano la cerimonia di Stato per le oltre 28000 vittime del coronavirus nel Paese, settimo al mondo mondiale per numero di decessi.
Alla cerimonia solenne hanno preso parte diverse personalità spagnole ed europee, oltre al direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità.
La commemorazione è stata aperta da Hernando Calleja, fratello di un giornalista ucciso dal Covid: “Il Covid è stato e continua ad essere una minaccia in tutto il mondo, non dimentichiamolo, è un boia crudele, freddo e distruttivo. Credo che il mio dolore sia simile a quello di ogni parente delle vittime”, ha detto.
Dalla Plaza de la Armería del Palazzo Reale, Felipe ha reso omaggio al personale medico e ha invitato gli spagnoli all’unità per rispetto e comprensione: “Oggi onoriamo quei comportamenti pieni di dedizione agli altri senza riserve, anche a rischio della propria vita, pieni di solidarietà, coraggio e generosità, che ci hanno commosso, e che ci rendono tutti orgogliosi”, sono state le parole del re di Spagna.
L’evento si è svolto tre settimane dopo la fine dello stato di emergenza legato alla pandemia e mentre si registra un nuovo aumento dei contagi, con almeno 120 focolai attivi.
Fonte: Euronews