Sono iniziati per 500 mila studenti italiani, gli esami di maturità in versione pandemia: niente scritti ma solo un unico colloquio fiume di un’ora scandito in 5 diverse parti. Per la prova sono state allestite in modo flessibile 13mila commissioni di esame in tutta Italia.
Gli studenti sono tenuti a presentarsi con mascherina, autocertificazione e documento di identità,anche la preparazione non è un optional. Le commissioni sono fatte da 6 membri interni ed uno esterno. Tutto parte dall’elaborato personale dello studente, concordato con i docenti della classe e inviato via mail in forma scritta entro il 13 giugno.
Parla una studentessa di Milano
“È stato una bomba, è andata molto meglio di quanto pensassi. E adesso voglio solo pensare alle mie vacanze a C!”. Parla con un grande sorriso liberatorio, quasi gridando, S., 18 anni, appena finito l’esame di maturità in un liceo scientifico fra i più noti di Milano. “L’ultima domanda? L’incipit delle Metamorfosi di Ovidio – racconta tutta agitata. Dopo quella mi sono alzata e dallo sguardo e dai saluti dei professori ho capito che era ‘andata’. La liberazione che sento adesso l’ho sentita poche volte nella vita”. S. è soddisfatta della sua prova, e anche del suo percorso di studi alla fine dei quali è arrivata con una media molto buona. “Di questa maturità certamente ricorderò le ore infinite passate davanti al pc in videoconferenza – prosegue – sia per le lezioni sia per gli infiniti ‘ripassi’ su Zoom con i compagni di classe”. Un rimpianto particolare? “Beh – dice la madre – gli è pesato non poter partecipare alla tradizione del bagno in fontana (nei giardinetti appena fuori dall’istituto, Ndr) per i maturandi, cosa vuole? Dovrebbero essere momenti indimenticabili”. “Mi è anche spiaciuto non aver visto il film ‘Notte prima degli esami’ – conclude prima di dedicarsi alle amiche stappando una bottiglia di spumante davanti alla scuola – Lo hanno dato settimana scorsa e io non potevo. Però mi sono sentita tante volte la canzone di Venditti”.
Fonte: Euronews