“Il razzismo e la discriminazione non hanno posto in Europa”, afferma convinta Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione europea.
Sulla scia delle proteste del movimento “Black Lives Matter” anche il capo dell’esecutivo europeo vuole sottolineare la vicinanza delle istituzioni europee alle minoranze di qualsiasi tipo.
“Non so cosa significhi essere neri o membri di qualsiasi minoranza, sia essa etnica, religiosa, o sessuale nei luoghi in cui ho vissuto. Permettetemi di essere molto chiara: nella nostra unione non c’è posto per il razzismo o qualsiasi tipo di discriminazione”. Segue una pioggia di applausi da parte del Parlamento europeo, seduto in sessione plenaria mercoledì.
Ma alle dichiarazioni non seguono, per ora, delle indicazioni sul ruolo dell’UE nella lotta al razzismo. Secondo Manon Aubry – eurodeputata francese di sinistra- dovrebbero esserci linee guida comuni dell’UE sulle pratiche di polizia per evitare episodi di razzismo da parte delle forze dell’ordine.
“Anche se non è una competenza dell’Unione europea bisognerebbe andare in quella direzione. E’ una questione di democrazia. Una parte della popolazione ha paura della polizia non appena la vede avvicinarsi”, afferma a euronews.
Altri, come Tamás Deutsch- deputato ungherese del Partito popolare europeo- hanno criticato gli episodi di vandalismo sulle statue dei leader del passato.
“E’ spaventoso il fatto che le persone manifestino aspirazioni aggressive ed egoiste volte riscrivere la storia. Distruggere la statua di Churchill in nome della lotta al razzismo è un’esagerazione anche per l’estrema sinistra e per chi ha un approccio assolutamente liberale “.
Fonte: Euronews