n piena pandemia di coronavirus, che cos’hanno in comune un canoista portoghese, una triatleta francese e uno scialpinista italiano, al di là dell’amore per lo sport? Per gli atleti di alto livello in tutto il mondo, questa crisi ha comportato un arresto improvviso delle carriere e un difficile riadattamento degli allenamenti.
Atleti di alto livello si sono ritrovati impossibilitati a competere e costretti a interrompere o riadattare gli allenamenti a causa del confinamento. La pandemia ha costretto molti a ripensare la loro carriera e ridefinire il loro futuro professionale.
Lo psicologo dello sport Makis Chamalidis, co-autore del libro “Champion dans la tete”, spiega che “È un momento d’incertezza che offre poca visibilità, in cui il calendario degli allenamenti e delle competizioni è stato stravolto. Abbiamo visto che alcuni sportivi sono stati capaci di adattarsi e di organizzarsi mentre altri si sono persi e hanno fatto più fatica a rimanere concentrati”.
Le Olimpiadi, un sogno rinviato
Con quasi 100 medaglie internazionali al suo attivo, fra cui diversi titoli europei e mondiali, il canoista di sprint portoghese Fernando Pimenta non vedeva l’ora di partecipare alle Olimpiadi del 2020 a Tokyo. Per lui l’attesa della decisione del rinvio non è stata facile, confessa: “Non c’è dubbio che il momento in cui ho sentito di aver toccato il fondo è stato quando non si sapeva se si sarebbero tenute le Olimpiadi o se sarebbero state rimandate… È stato un momento in cui ci siamo sentiti mancare il terreno sotto i piedi”.
Fernando, come tutti gli atleti olimpici, dovrà aspettare un altro anno per realizzare il suo sogno. “Approfitteremo di questo tempo extra che abbiamo, di quest’anno in più, per cercare di migliorare'”, dice.
Fonte: Euronews