Incendi durante le proteste contro la polizia. Parigi esplode nel caos

Sidney, Parigi, l’Aia. La protesta a tutte le latitudini porta in piazza migliaia di persone contro la violenza delle forze dell’ordine. George Floyd è l’ultima vittima e un simbolo.

proteste Parigi

Ma i George Floyd sono tanti: in Francia i manifestanti gridano giustizia per Adama Traoré, famiglia di origine maliana, morto in una caserma della Val d’Oise nel 2016 a 24 anni, dopo il fermo in circostanze che la giustizia deve ancora chiarire. Assa Traoré, la sorella di Adama, instancabile nella sua richiesta di verità era in piazza a Parigi per dire che “Adama è stato schiacciato dal peso di tre poliziotti e così George Floyd con tre uomini su di lui. Entrambi hanno pronunciato le stesse parole ‘Io non posso respirare’ “.

A Parigi in 20mila a chiedere giustizia per Adama, 17 fermi

Con le foto di Adama Traoré questo martedì a Parigi nonostante il divieto di raduni con oltre 10 persone, in 20mila hanno manifestato davanti al tribunale a porte de Clichy; il corteo pacifico è degenerato in tafferugli e barricate a fuoco quando la polizia ha cercato di disperdere i giovani, in 17 sono stati fermati. Manifestazioni con centinaia di persone anche a Lyon e Lille, sono i black lives matter di Francia che si erano dati appuntamento sul web o con scritte sui muri.

Intanto un perito nominato dalla famiglia Traoré punta il dito contro una tecnica di arresto con placcaggio ventrale ma gli avvocati della difesa dicono che no, che è morto perché il suo cuore era già malato. Il caso, un’indagine per omicidio involontario, era stato chiuso nel 2018: nessun colpevole, ma nel 2019 è stato riaperto. Tutto è iniziato quando Adama è stato fermato per un banale controllo dei documenti, proseguito con un tentativo di fuga, un arresto e il trasferimento in una caserma: l’ultima destinazione in vita del giovane. Il caso ha tenuto attaccati i francesi a tv e giornali, ne è nato un movimento fondato dalla famiglia del giovane: “Vérité et justice pour Adama”, iniziativa antirazzista e contro la violenza della polizia.

L’inchiesta da 4 anni è incastrata nella battaglia delle perizie, ora con la famiglia a chiedere giustizia c’è anche la piazza, quella di Floyd e quella di Adama.

Questo mercoledì anche il papa ha fatto riferimento al caso George Floyd e ha classificato come “intollerabili tutte le forme di razzismo”, condannando, però, i manifestanti violenti.

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