La crisi innescata dalla pandemia da coronavirus ha spinto i consumatori europei a risparmi di portata storica. Alcune persone sono state spinte dalla paura di non poter far fronte ai mancati introiti per lo stop alle attvità lavorative, altri hanno comunque tenuto chiusi i portafogli perché il lockdown impediva la libertà di movimento e l’accesso agli esercizi commerciali.
Risultato: secondo i dati della Banca centrale europea e analizzati dal Financial Times, i francesi a marzo hanno messo da parte 20 miliardi di euro, contro una media mensile che si aggirava sui 3,8 miliardi, gli italiani 16,8 miliardi contro 3,4 miliardi, gli spagnoli 10,1 miliardi contro 2,3 miliardi.
Nonostante le riaperture, il Covid-19 non è stato ancora sconfitto e spazi e servizi non potranno essere fruiti come un tempo. Quindi il denaro continuerà a essere speso con enormi limiti.
Nelle sue ultime previsioni la Commissione europea ha stimato una contrazione del consumo privato, per anni spina dorsale della crescita economica, del 9% nell’area euro e in tutta l’Unione.
Ha inoltre evidenziato come le incertezze legate alla disoccupazione e alle prospettive di guadagni probabilmente manterranno alto il livello del risparmio precauzionale anche ben oltre la fine dei lockdown.
Solo in Germania i conti bancari si sono sgonfiati. In momenti di crisi i tedeschi preferiscono avere i soldi in casa. Prova ne è che, secondo la Banca centrale tedesca, il denaro in circolazione è cresciuto di 39,7 miliardi da fine gennaio a inizio maggio.
Fonte: Euronews