Il teatro non si può fare come lo facciamo abitualmente e allora portiamolo in tivù. Anche nel momento in cui l’universo è scosso, Monica Guerritore, una delle maggiori interpreti del nostro teatro, pensa al teatro.
Questa è la sua ultima proposta. Quasi una provocazione. Perché di teatro c’è bisogno anche all’epoca di covid-19. Forse anche di più.
Il teatro integratore dell’animo
E come ci insegna l’archeologia dello spirito umano, il teatro è un’alchimia strana, un misto di scuola e straniamento, che magicamente ci aiuta a affrontare la realtà.
Per questo Monica Guerritore porterebbe in scena Shakespeare e in particolare l’Amleto che torna drammaticamente d’attualità.
“Se fossi un uomo interpreterei subito Amleto, ma non è detto che non lo faccia comunque. Perché? Anche quando Shakespeare lo scrisse il mondo era sottosopra, era uscito dai cardini, c’era la peste: l’incertezza rendeva la vita non più lineare, il buffone che ieri ci faceva ridere è sottoterra. E tutto questo viene messo in scena attraverso un dramma familiare, Shakespeare ci parla attraverso la metafora in cui ci lasciamo precipitare, contrariamente alla verità da cui ci proteggiamo”.
“Il teatro dovrebbe diventare una sorta di lanterna magica: le cose accadono e il teatro ci fa vedere l’ombra, ossia quello che c’è dietro le cose”.
Che in fondo è la verità ma a contenuto altamente digeribile. Perché la verità, da che mondo è mondo, fa paura e in quello che Guerritore forse chiamerebbe il tempo degli specchi ancora di più: proprio come in un gioco degli specchi appunto -specchio tv, specchio cinema, specchio Ipad, specchio smartphone- ci siamo persi nel cercare l’immagine di noi che più ci piace, smarrendo i nostri veri connotati.
Covid ci ha un po’ ri-centrato, ci ha restituito priorità e umanità: “Nella solitudine si è sviluppato un sentimento collettivo di vicinanza e unione”. Un vantaggio da non sprecare per Monica Guerritore, “Abbiamo spazzato via un volgare chiacchiericcio a vantaggio dell’approfondimento, dell’informazione scientifica. Abbiamo fatto spazio per le cose che contano”.
Fonte: Euronews