Poco a poco e dopo oltre due mesi a terra, le compagnie aeree ritornano a volare. Dopo Ryanair, EasyJet ha annunciato che dal prossimo 15 giugno ritornerà a operare nei cieli europei, ma solo con “un numero limitato di voli”.
La compagnia aerea britannica riprenderà “essenzialmente i voli interni” in Regno Unito e Francia, applicando misure sanitarie a bordo (distribuzione di gel igienizzante, obbligo di indossare le mascherine, regolare disinfezione delle attrezzature). “Nelle prossime settimane saranno annunciate altre rotte, man mano che la domanda aumenta e le misure di contenimento in Europa si allentano”, ha fatto sapere tramite un comunicato la società.
Salvataggio di Stato per Lufthansa
Lufhtansa, che in questo periodo ha lasciato parcheggiata quasi tutta la sua flotta, dovrebbe invece poter respirare un po’ economicamente. La principale compagnia aerea tedesca ha dichiarato di essere in trattative avanzate, con il governo di Angela Merkel, che sorveglierà sulla sua gestione, dopo averne acquisito oltre il 20%.
Un investimento pari a 9 miliardi di euro, che permetterà all’esecutivo di avere due posti nel consiglio di sorveglianza dell’azienda. L’eventuale salvataggio di Stato potrebbe scatenare un pandemonio, con i vettori low cost, pronti a puntare il dito contro la concorrenza sleale delle compagnie aeree che possono trarre beneficio da aiuti governativi.
ensione anticipata per il “SuperJumbo”
L’Airbus A380 va, invece, in pensione anticipata, a causa della pandemia. Air France-KLM ha annunciato infatti l’eliminazione graduale dell’intera flotta di “SuperJumbo”, che era prevista inizialmente per il 2022. Questa mossa dovrebbe comportare una svalutazione di 500 milioni di euro, con il vettore franco-olandese che cerca di conservare la liquidità in ogni modo possibile.
Fonte: Euronews