Durante la pandemia di Covid-19 hanno passato la loro quarantena a casa, vicino a Oxford. Ma rifiutandosi di stare semplicemente a guardare, senza non fare nulla, potrebbero addirittura passare alla storia.
Partecipano tutti e tre alla prima sperimentazione di un potenziale vaccino in Gran Bretagna. “Tante altre persone hanno fatto la loro parte e allora ho pensato: “Non sono un’infermiera o un medico, ma c’è una cosa che posso fare e la farò”, dichiara ai nostri microfoni la 19enne Rhiannon.
Sono oltre 1.000 i volontari sani reclutati per la sperimentazione, condotta dall’Università di Oxford. La metà di loro ha ottenuto il prototipo del vaccino, gli altri un placebo. I ricercatori vogliono sapere se il vaccino innesca una risposta immunitaria per fermare l’infezione da Covid-19 e per tenere sotto controllo gli effetti collaterali.
I Viney hanno preso regolarmente la propria temperatura, tenendo controllati i sintomi. “Non abbiamo avuto assolutamente nessun effetto collaterale, davvero, non riesco nemmeno a sentire dove ho fatto l’iniezione”, racconta Katie. “E non sono per niente preoccupata”. “La speranza, come per tutti, è di trovare quel vaccino che possa far tornare il mondo normale”, dice il marito. “E’ davvero bello potersi offrire volontari per una cosa del genere e ci sentiamo un onorati di poterlo fare”.
A Oxford si cerca anche il trattamento giusto
Senza alcuna garanzia di poter trovare un vaccino, l’Università di Oxford è in prima linea nella più grande sperimentazione terapeutica al mondo. Antimalarici, per l’HIV, antibiotici, sono tra i farmaci che vengono testati sui pazienti affetti da Covid-19.
Fonte: Euronews