Non si vedono le facce, perché a valere di più sono i pensieri. E se le parole sono sempre diverse c”è un messaggio che accomuna tutte queste testimonianze: la sfrenata voglia di normalità. Persino di quella banalità quotidiana che il lockdown e la paura hanno cancellato.
Le voci senza volto arrivano da Madrid e fanno da guida a un surreale viaggio per la capitale spagnola. In città in questo periodo c”è sempre il sole, ma è davvero svanito il calore. Strade mute, piazze silenti, locali chiusi.
La metropoli accogliente si è chiusa improvvisamente e ad attraversarla sembra irriconoscibile. .Da sessanta giorni ci sono più di 300 mila italiani che vivono un altro lockdown: non hanno avuto il tempo di tornare in patria e affrontano in Spagna settimane di paura. I loro sogni sono vari e molto simili: la carbonara e gli agnolotti, il bus che a Roma non arriva mai, l”espresso quello vero e i panorami delle nostre città. C è chi non vede l”ora di tornare, chi vorrebbe far vedere ai nonni il bimbo che cresce e chi si accontenterebbe di ricominciare a vivere la Madrid che fu.
Fonte: La Stampa