L’Istituto superiore di sanità ha dato il via libera alla realizzazione delle mascherine di protezione fatte in casa.
A livello di popolazione generale quello che viene raccomandato a livello internazionale è che le mascherine devono essere multistrato e uno può anche confezionarle in proprio”, fermo restando che invece i modelli più sofisticati Ffp2 e Ffp3 sono per uso diverso.
La dottoressa Shawn Nasseri, specializzata ad Harvard, ha definito le differenze tra le tipologie di mascherine:
Chirurgico: una maschera chirurgica ha tre strati con tessuto occlusivo per formare una barriera protettiva, un secondo strato di filtrazione e uno strato interno di cotone come secondo strato di filtrazione. Sono considerati efficaci all’80-90% nel ridurre l’esposizione di chi lo indossa alle goccioline respiratorie.
Fai-da-te – La loro efficacia dipende da come sono realizzati, ma le maschere fai-da-te possono aiutare anche se non sono efficaci quanto le maschere chirurgiche o respiratorie.
Luoghi essenziali da indossare: non è necessario indossare una maschera mentre si è in macchina a meno che non si condivida la corsa. Dovrebbero essere indossate all’esterno in luoghi in cui non è possibile mantenere una distanza di almeno un metro dagli altri, ad esempio negozi di alimentari, attività commerciali, trasporti pubblici o su un marciapiede in cui non è possibile mantenere una distanza adeguata.