La fase 2 per Milano, a pochi giorni dal 4 maggio, giorno da cui ha avuto inizio un primo e graduale allentamento del lockdown: i Navigli e la Darsena si sono riempiti di gente, giovani e meno giovani, in tanti senza mascherina e senza rispettare le distanze di sicurezza.
I Navigli a Milano tornano a riempirsi, spesso con poca distanza di sicurezza e senza mascherine. Le foto hanno cominciato a rimbalzare sui social nella giornata di ieri, a 4 giorni dall’allentamento del lockdown. Ed è subito scoppiata la polemica social: in molti hanno chiamato in causa il sindaco Sala. Che ha lanciato un ultimatum: «Io non sono un politico da metafore, sono un politico da atti. O le cose cambiano oggi, non domani, è un ultimatum, o io domani come al solito sarò qui a Palazzo Marino e prenderò provvedimenti, chiudo i Navigli e chiudo l’asporto» di bar e ristoranti, ha spiegato, parlando di «immagini vergognose»
In questa fase, in cui la responsabilità è a chiamata individuale ci si interroga nel vedere gente con la mascherina abbassata, addirittura senza, e troppo vicina.
È un caso isolato o si tratta di un costume italiano difficile da debellare nonostante l’alto numero di morti e contagiati?